Sciamanesimo e Sciamani: un modo diverso di affrontare la vita

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Sciamanesimo e Sciamani un modo diverso di affrontare la vitaSciamanesimo e Sciamani: un modo diverso di affrontare la vita – Articolo di Raffaella Menolfi

Il mondo dello Sciamanesimo è molto complesso.

Ci sono tante cose da dire e curiosità da svelare.

Anche perché si tratta di una disciplina molto antica e diffusa in varie parti del mondo.

Alcune caratteristiche sono simili ovunque, altre invece sono tipiche di determinate aree geografiche.

Ho cercato di rispondere alle domande di base in merito all’argomento:

  • Cosa si intende per Sciamanesimo?
  • Chi è lo Sciamano e cosa fa?
  • Come fa ad entrare in trance e raggiungere uno stato profondo di coscienza?
  • Chi è il candidato ideale per diventare sciamano?
  • Possiamo anche noi praticare lo sciamanesimo? Come? Con quali strumenti?

Lo sciamanesimo è un sistema di conoscenza e guarigione spirituale praticato dall’uomo da tempi molto antichi, probabilmente anche da prima della comparsa dell’uomo moderno e si basa sulla consapevolezza dell’interconnessione tra tutte le cose, visibili e invisibili (leggi qui un approfondimento).

Lo sciamano è un uomo o una donna in grado di percepire la realtà esattamente per quello che è, cioè composta da due parti, una visibile e l’altra invisibile, ma comunque esistente.

Ogni problema sperimentato nella vita della comunità o dell’individuo è causato da una disarmonia nel mondo invisibile.

Il compito dello Sciamano è quello di mantenere ed eventualmente riportare l’armonia e l’equilibrio tra il mondo visibile, quello della realtà comunemente percepita ed i mondi spirituali invisibili.

Nel concreto, cosa fa lo sciamano?

Lo sciamano sa modificare a suo piacere lo stato di coscienza e viaggiare così in altri mondi non accessibili alle persone comuni, per raccogliere conoscenza e potere da usare per se stesso, per gli altri o per l’intera comunità.

Nei suoi viaggi in dimensioni non ordinarie incontra e parla con forze misteriose desiderose di aiutare gli uomini nel loro cammino.

Lo sciamano infatti ha la capacità di entrare in contatto e dialogare con gli spiriti della natura, degli animali, delle piante, delle rocce, oppure con gli elementali (gnomi, fate, ninfe), ma anche con gli spiriti degli antenati, gli spiriti guida e dei maestri e con le forze angeliche.

Il ruolo più importante dello sciamano all’interno della comunità è relativo alla guarigione.

Lo sciamano aiuta le persone a guarire dalle malattie trasformando le loro sofferenze.

Lo sciamano ha la profonda consapevolezza che qualunque tipo di malattia deriva da ferite a livello dello spirito della persona malata e le cure tradizionali non possono essere efficaci se non si va a curare lo spirito ferito.

Cosa ferisce lo spirito al punto tale da generare la malattia?

Le cause possono essere diverse, come ad esempio la disarmonia dovuta a cambiamenti improvvisi nella propria vita (un lutto o una separazione), la paura di qualcosa o, ancora più grave, la perdita dell’anima dovuta a traumi vissuti in prevalenza durante l’infanzia, come ad esempio stupri, violenze, divorzi o gravi incidenti.

Nella visione sciamanica, la persona non può essere guarita in una volta sola, ma la guarigione avviene in quattro fasi:

  1. inizialmente lo sciamano aiuta la persona ad aumentare la sua energia, il suo Potere Personale
  2. poi va a cercare le cause che hanno generato la malattia
  3. prepara la persona alla guarigione
  4. infine, interviene con la guarigione vera e propria, attraverso il recupero dell’anima perduta.

Altro ruolo importante dello sciamano è aiutare i morti, oltre che i vivi.

Ci sono sciamani in grado di guidare le anime dei defunti nel luogo in cui devono andare dopo la morte, svolgendo così il ruolo di psicopompi.

Come fa lo sciamano ad andare in trance e accedere quindi a mondi non ordinari?

Ci sono diversi metodi:

  • Il suono ritmico del tamburo o di altri strumenti come ad esempio i sonagli;
  • La danza;
  • Il respiro;
  • L’utilizzo di erbe, come ad esempio nello sciamanesimo amazzonico si usa l’Ayahuasca, un infuso psichedelico a base di diverse piante, in grado di indurre un potente effetto visionario.

Viene così da chiedersi: tra le infinite piante, erbe, foglie, cortecce, funghi etc. come fa lo sciamano a sapere qual è quella giusta per i suoi scopi e come prepararla per essere consumata?

Semplice!

È uno sciamano! Le piante gli parlano e gli spiegano tutto il necessario!

Sciamanesimo e Sciamani: un modo diverso di affrontare la vita

Nella società moderna e occidentale esistono ancora gli sciamani?

Ci sono alcune persone che fin dalla nascita si sentono portate, “chiamate” a fare nella vita un lavoro che comporta l’aiutare gli altri in tanti modi e a diversi livelli: il medico, l’infermiere, lo psicologo, il coach, tanto per fare alcuni esempi.

Queste persone svolgono un lavoro in linea con la loro vocazione, ma spesso non ne sono del tutto soddisfatte, perché comunque manca sempre qualcosa, cioè quella parte sciamanica di cui magari non sono nemmeno consapevoli di possedere e di poter utilizzare.

Ci sono degli studi che hanno individuato alcune delle caratteristiche comuni alle persone potenzialmente sciamane:

  • Essere stati colpiti da un fulmine o avere avuto qualche trauma/incidente/malattia da cui si è sopravvissuti per puro miracolo;
  • Essere nati con la camicia, cioè essere stati avvolti del tutto o soltanto in parte nella membrana amniotica;
  • Avere qualche dito in più nelle mani o nei piedi o qualche altra malformazione fisica;
  • Essere molto sensibili, avere la consapevolezza che la società così com’è non funziona e sentire un forte bisogno di contribuire a cambiarla;
  • Essere molto empatici e sentire il bisogno di contribuire ad alleviare le sofferenze delle persone;
  • Non sentirsi a proprio agio in questo mondo. Aver costantemente la sensazione di appartenere ad altri mondi e non sentirsi a casa. Questo disagio porta a essere molto introversi.
  • Aver voglia di stare all’aperto, nella natura a contatto con piante e animali;
  • Fare spesso sogni lucidi;
  • Avere qualche malattia sciamanica. La malattia è un modo per ricevere la chiamata. Certe malattie sono molto particolari, nonostante vari tentavi “ordinari” non si riesce a trovare la soluzione. L’unica cura possibile è accettare la chiamata e iniziare ad ascoltare la vocazione, facendo dei cambiamenti adeguati nella propria vita.

La società moderna è completamente diversa rispetto a quella del passato.

Magari è ancora utile la figura dello sciamano che opera per il bene della comunità.

Ma, forse, è ancora più opportuno che ognuno di noi, nel suo piccolo, faccia uno sforzo per praticare lo sciamanesimo.

Infatti, non tutti possono essere sciamani (nel senso più ampio e profondo del termine), ma alcune pratiche sciamaniche possono essere utilizzate da tutti.

Nulla vieta di frequentare delle scuole sciamaniche e diventare dei veri e propri sciamani, imparare a fare i viaggi negli altri mondi e a recuperare l’anima della persona malata.

Sciamanesimo e Sciamani: un modo diverso di affrontare la vita

Invece la pratica dello sciamanesimo può essere utilizzata da tutti, anche senza aver frequentato delle scuole, in modo da migliorare la propria condizione psicofisica e il benessere personale.

Si può praticare lo sciamanesimo senza essere sciamani.

Ecco alcuni strumenti sciamanici disponibili per tutti e subito pronti a essere utilizzati:

  • La gratitudine. L’esercizio della gratitudine permette l’apertura di alcuni portali, come il portale del cuore che è spesso chiuso a causa del prevalere dell’ego, delle paure, della tristezza, della bassa autostima etc. Con l’esercizio della gratitudine questi “difetti” possono essere superati e si può aprire il cuore alla Luce e all’Amore;
  • La visione. Imparare a percepire, vedere, che tutto è connesso e siamo tutti collegati. Lasciar andare la vergogna, i sensi di colpa e guardare da un’altra prospettiva, sapendo anche perdonare. La visione non arriva all’improvviso, va ricercata attraverso il silenzio e la solitudine.
  • La benedizione. Tutti possediamo questo strumento. Il potere di benedire. Parlar bene e usare un linguaggio positivo augurando cose belle a se stessi e agli altri. Benedire il cibo che si mangia o i luoghi in cui si sosta.

Oltre agli strumenti sopra indicati, sarebbe anche utile imparare a essere guaritori di se stessi.

Imparare ad ascoltarsi a livello profondo, capire che ogni sintomo/malessere che percepiamo è un segnale che dobbiamo fare qualcosa di diverso nella nostra vita.

Quindi individuare le cause emotive/spirituali che l’hanno generato e affrontarle, in modo da andare a estirpare il problema alla radice.

È più che giusto andare dal medico e farsi dare delle cure per alleviare il dolore momentaneo, ma per risolverlo del tutto, bisogna andare più nel profondo, nel profondo di se stessi e avere il coraggio di fare dei cambiamenti radicali o graduali a seconda dei casi.

Non si può delegare ad altri il potere di curarci e di guarire.

Il Potere è dentro di noi. Tweetta!

Se vogliamo, guariamo.

Sciamanesimo e Sciamani: un modo diverso di affrontare la vita – Articolo di Raffaella Menolfi

PS:
Lasciati trasportare da questa meravigliosa melodia degli sciamani peruviani:

PPS:

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