La Relazione tra l’Ego e la Ricchezza

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La Relazione tra l'Ego e la Ricchezza[La Relazione tra l’Ego e la Ricchezza – Articolo di Sigrid Lipott]

Nell’ultima sessione dell’EnergetiClub abbiamo trattato le energie dell’Ego a livello molto sottile e approfondito.

Abbiamo innanzitutto compreso che cos’è l’Ego, da che cosa nasce e come i suoi effetti si esplicano nella nostra vita quotidiana e incidono sul nostro stato finanziario.

La spiegazione di Josè ha gettato luce sulla necessità di pervenire alla consapevolezza per cui noi non siamo ciò con cui siamo abituati ad identificarci, il nostro nome, il nostro volto, il nostro corpo; e nemmeno la nostra mente e le nostre emozioni.

Nella nostra essenza divina, siamo un centro di coscienza e luce infinita che è, sempre è stato e sempre sarà.

Questo concetto può essere riassunto così:

Io sono questo momento

Abbiamo visto da che cosa nasce l’ego, ossia il senso di separazione, considerando sia la sua dimensione primordiale (il vuoto che contempla se stesso) sia nella sua dimensione umana di terza dimensione.

Josè ha spiegato come l’illusione della separazione, che ci viene trasmessa già da bambini, cominci a produrre paure e insicurezze di tutti i generi.

Il modo più classico con cui si manifesta l’Ego è la smania del paragone: già in tenera età ci viene insegnato a metterci in competizione, quindi a fare continui paragoni con gli altri, abituandoci in ogni momento a sentirci superiori o inferiori a qualcun altro.

Infine, ci siamo addentrati nelle dinamiche dell’Ego connesse alla ricchezza finanziaria. Come già sappiamo, ogni credenza genera una spirale di pensieri e azioni che la confermano.

La Relazione tra l’Ego e la Ricchezza

Dentro di noi è profondamente radicata la credenza, che discende dall’Ego nella sua manifestazione più pura, per cui dobbiamo aver ragione a tutti i costi.

Continuando a coltivare una simile credenza, a lungo andare si crea uno squilibrio energetico tra il dare ed il ricevere: non ci permettiamo più di ricevere l’energia dagli altri, dall’universo, e rimaniamo chiusi nelle nostre convinzioni (per quanto “giuste” possano essere).

Per prima cosa dobbiamo riconoscere che si tratta semplicemente di una credenza limitante; solo in questo modo abbiamo il potere di modificarla.

In secondo luogo, per stanare l’Ego è necessario riconoscere tutte le auto-scuse che ci raccontiamo per non fare ciò che sappiamo esser giusto per noi.

La soluzione sta nell’accettare che anche gli altri possano avere ragione, o semplicemente nel riconoscere la loro verità; nella capacità di ascoltare gli altri senza giudizio e nella consapevolezza che aver ragione non significa necessariamente imporre la propria verità.

Con Ana Maria, abbiamo esaminato ancora più approfonditamente le varie maschere dell’Ego, ossia le modalità attraverso le quali generalmente si manifesta.

Abbiamo visto che l’Ego è conosciuto con tre nomi:

Lo sfidante, il parassita ed il falso centro

La discussione si è incentrata in particolar modo sull’Ego come parassita, che si manifesta anche a fisicamente a livello dell’intestino attraverso batteri e parassiti che ci tolgono sostanze nutritive a nostra insaputa, e che altro non sono se non la manifestazione della lotta simbolica tra noi e il nostro Ego.

Abbiamo compreso come l’Ego si manifesta non solo in modo plateale, ma anche attraverso modalità molto subdole.

Innanzitutto l’Ego è sempre autoreferenziale: parla sempre di se stesso, tenta di attirare l’attenzione su di sé in tutti i modi, si comporta come un vampiro energetico. Non si interessa agli altri e non li ascolta, perché vive nell’illusione della separazione non riconoscendo che gli altri sono solamente una parte di noi.

Inoltre, abbiamo analizzato come l’Ego è specialista nel creare insicurezze e paure, e anche il loro antidoto.

Anche la confusione e la mancanza di chiarezza derivano dalle dinamiche dell’Ego: quando siamo connessi al nostro centro sappiamo ciò che vogliamo, ciò che ci far star bene o male. E soprattutto, viviamo slegati dal bisogno.

L’Ego ha anche la caratteristica di essere estremamente suscettibile, e di sentirsi ferito ad ogni parola che non sia diretta a lusingarlo e in questo modo crea continuamente situazioni di conflitto con gli altri.

La Relazione tra l’Ego e la Ricchezza

Relazione tra l'Ego e la Ricchezza

Infine, Ana Maria ha identificato la forma più subdola in assoluto di ego: l’Ego spirituale.

Persino dietro all’amore, alla protezione e al desiderio di prendersi cura degli altri si può celare l’Ego.

La massima forma è quella in cui un Maestro (non importa che lo sia veramente o meno) pretende di essere riconosciuto come tale, privando le altre persone della possibilità di accedere al loro Maestro Interiore e arrecando loro così un danno molto grande.

Ana Maria ha chiarito queste dinamiche e molte altre, evidenziandone gli intrecci, gli aspetti più nascosti e riportando molti esempi pratici in cui tutti ci ritroviamo di tanto in tanto a cadere.

Abbiamo poi parlato di come l’Ego si manifesta a più livelli, mentale (attraverso i pensieri), emozionale (attraverso le emozioni) e istintuale (attraverso dipendenze).

Attraverso un lavoro di Riprogrammazione Energetica molto profondo siamo andati ad esplorare le profondità di noi stessi per prendere un primo contatto con l’ego e conoscere il suo aspetto.

Dopo aver pulito tante energie collegate all’Ego, come l’invidia, la gelosia, la cupidigia, e tante altre, esse sono state trasformate in umiltà, amore e distacco. Solo attivando queste energie insieme è possibile raggiungere entrare in contatto con la propria divinità interiore e raggiungere potenzialmente l’illuminazione.

Inoltre Ana Maria ci ha giudato a fare tanti inserimenti per poter finalmente sperimentare che cosa si prova a vivere senza Ego, partendo da una circostanza della vita quotidiana.

Nonostante abbiamo operato un lavoro di profonda disidentificazione con l’Ego, c’è da ricordare che si tratta di un processo che non si esaurisce in un’unica sessione:

Attivando l’osservatore interiore, maturando il distacco, la gestione emozionale e praticando l’umiltà, è possibile riuscire a “domarlo”, se non a sconfiggerlo

Per questo motivo con il Coaching Energetico Gold Ana Maria condurrà a lavorare ancora più intensamente e in maniera personalizzata sulle dinamiche di ognuno dei partecipanti.

In tal modo, oltre a chiarire meglio il significato di alcune energie, attiveremo ulteriormente il nostro Maestro interiore affinché ci guidi al raggiungimento del risultato voluto.

Con il Coaching Gold, ognuno impara a gestire la responsabilità delle energie che attiva nella propria vita e che si manifestano in problemi di vario tipo.

Innanzitutto aiuta a far chiarezza sui nostri obiettivi, su come raggiungerli, a comprendere quali parti di noi hanno generato una dinamica su cui intendiamo lavorare, quali possono supportarci e in quale modo.

Inoltre, attraverso la Riprogrammazione Energetica del Punto Zero personalizzata veniamo guidati da Ana Maria a trasformare quelle energie interiori che sono la radice energetica di qualsiasi situazione problematica e a lasciarle andare nella maniera più dolce possibile, attivando in noi i semi delle nuove energie che poi dovremmo coltivare e innaffiare attraverso un piano di azione concreto indispensabile per raggiungere i risultati desiderati.

[La Relazione tra l’Ego e la Ricchezza – Articolo di Sigrid Lipott]

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